Questo manoscritto appartenne dapprima al Canonico Ghiselli, la cui storia di Bologna in nove volumi manoscritti è conservata presso la Biblioteca Universitaria cittadina, prima di pervenire ad un ramo della famiglia senatoria dei Malvezzi. Questo codice, che riunisce diversi manoscritti araldici settecenteschi rilegati in un unico volume, raffigura a colori un totale di 1891 stemmi: per la maggior parte di famiglie estinte e fiorenti della nobiltà bolognese, ma anche di quelle che godettero della cittadinanza felsinea, accompagnati da note storiche manoscritte. Contiene inoltre gli stemmi dei governanti sia laici che ecclesiastici, Bologna fu infatti il principale baluardo del potere pontificio nelle turbolente Romagne: capitani del popolo e podestà (454 stemmi, datanti dal 1258 al 1532), ma anche Legati e Governatori Pontifici (188, dal 1327 al 1747). Data la preponderanza del potere ecclesiastico, assieme agli stemmi delle Arti pure sono raffigurati quelli delle Confraternite cittadine, sì da completare l'affresco sociale di Bologna, che non senza ragioni si vorrebbe la più antica Università d'Europa.

Niccolò Orsini De Marzo è, oltre ad un editore nel campo dell'araldica e della genealogia, uno studioso e un collezionista di antichi stemmari. Consigliere della Societé Suisse d'Héraldique, di cui è Redattore per la Lingua Italiana, collabora anche con Alumina, un trimestrale che si occupa di codici miniati, e con Charta, un bimestrale dedicato alla bibliofilia.

Collana: Edizione Europea delle Fonti per l'Araldica e la Genealogia conservate in Collezioni Private / The European Edition of the Sources for Heraldry and Genealogy conserved in Private Collections. Questa collana riccamente illustrata è rivolta allo studioso di araldica e genealogia così come allo storico dell'arte e delle arti decorative. Ogni volume esamina e riproduce a colori un importante stemmario di collezione privata con un'esaustiva introduzione ed indicazioni bibliografiche.