La ponderosa Storia della Valtellina e delle già Contee di Bormio e Chiavenna dell’avvocato sondriese Giuseppe Romegialli (1779-1861), figlio del pittore morbegnasco Gian Pietro (1738-99) e padre di altro storico, Francesco (1839-93), fu pubblicata a Sondrio per i tipi di Giovanni Battista della Cagnoletta fra il 1834 ed il 1844 e non è più stata ristampata: fino ad ora. L’opera, stampata originariamente in ottavo, constava di poco meno di duemila pagine e fu pubblicata in fascicoli in brossura apparsi nel corso di un decennio grazie ad una sottoscrizione cui aderì l’élite delle nostre valli, i cui nominativi, a titolo di gratitudine, sono ricordati dal Romegialli nel primo volume: li vogliamo ricordare anche noi. Oggi come allora una iniziativa di tale portata è possibile solo grazie al sostegno dei degni discendenti - spesso in senso genealogico, ma soprattutto ideale - di quelle più o meno note personalità della classe dirigente locale di allora, che vedeva affiancati alla nobiltà e al Clero i migliori esponenti della borghesia: allo stesso modo, i nominativi di coloro che in continuità ideale con quelli hanno partecipato a questa sottoscrizione sono ricordati in una tabula gratulatoria posta all’inizio dell’opera. L’opera, ristampata nella sua integrità e tipograficamente ricomposta con l’elegante carattere Garamond si compone di due volumi rilegati (21x30 cm), è dotata di una raffinata legatura in tela, protetta da una sovraccoperta  riproducente i decori della brossura originale. Dedicata alla memoria della Professoressa Maria Laura Meli Bassi, per molti anni Presidente della Società Storica Valtellinese, l’edizione ha avuto il patrocinio, oltre che di quella, anche del Centro Studi Storici Valchiavennaschi.